Era un noioso venerdì di Ottobre quando il mio telefono ha squillato.
Parla una voce di donna, mi chiede se ho ricevuto le mail in cui mi si dice sono stata selezionata per un progetto europeo.
Io rimango per qualche secondo senza parole, faccio mente locale a quel bando a cui avevo richiesto di partecipare, e mi dico non è possibile sia vero.
Controllo la mail, per un qualche motivo non avevo ricevuto nulla, così chiedo di rimandarla e a quel punto vedo con i miei occhi che un piccolo sogno si era realizzato.
Avevo passato la selezione per un bando europeo, a supporto degli artigiani nel processo di digitalizzazione.
“Cominciamo lunedì alle 9.00”, mi ripete la voce al telefono.
E da qui, comincia una esperienza da lasciare senza fiato.
Conosco gli altri artigiani, 12 in tutto, che come me sono stati selezionati: orafi, pelletteri, una sarta, una mosaicista, e una meravigliosa onlus.
Ed io, con le mie candele.
Si tratta di un percorso di cui Firenze è città pilota, come simbolo dell’arte artigiana, poi sarà itinerante spostandosi nelle città europee, la prossima è Madrid.
Condividere questo progetto con persone che portano avanti la tua stessa visione è una opportunità straordinaria, è linfa vitale, un vero nutrimento. Poter conoscere e assorbire le esperienze e i percorsi di persone verso le quali hai stima professionale è come nettare divino. Aiuta la mia mente ad essere più creativa, si crea confronto, si crea scambio.
L’occasione di incontrarsi per la Conferenza Stampa in Palagio di Parte Guelfa è stata una esperienza che ho accolto con grande gioia.
Siamo stati ricevuti in questo angolo di Firenze incantato, uno dei più interessanti e meglio conservati palazzi medioevali della città gigliata.
Durante questa mattinata straordinaria ho avuto l’opportunità di essere presentata e di poter raccontare chi sono a giornali che mai prima di ora mi sarei mai immaginata.
La soddisfazione di sentirsi parte viva di un progetto così importante è stata una gioia immensa, e proprio in quel momento ho portato nel cuore tutte le persone che hanno avuto fiducia in me e mi hanno dato sostegno.
Credo nel condividere le emozioni. Chi sceglie le mie candele, cammina con me, mano nella mano, passo dopo passo: partecipa.
Per me è un onore, far parte di tutto questo.