Scopri la Candela che si ispira al mito
Ogni Candela della collezione ÒPERA, si ispira ad un’opera d’arte, ad una storia, a un mito.
Dopo quindi aver naufragato tra le rive di Cipro con la Dea Venere, dopo aver udito il fruscìo agrumato del Giardino di Boboli e dopo essere stati incantati dal bagliore caldo e sublime della Porta del Paradiso, è arrivato il momento di lasciarsi trasportare da uno dei miti più famosi della storia.
LA SCELTA DI PARIDE
La Scelta di Paride di Alessandro Rosi, pittore italiano del periodo barocco.
(Firenze, 28 dicembre 1627 – Firenze, 1697).
Partiamo da questo dipinto per iniziare a raccontare la storia del mito e il suo profumo.
Questo quadro barocco raffigura il giovane Paride, che tiene tra le mani la Mela d’Oro, altrimenti conosciuta come il Pomo della Discordia.
Queste mele così uniche e straordinarie, crescevano nel Giardino delle Esperidi, luogo leggendario della mitologia greca, donato alla Dea Era da Zeus. Qui vi crescevano queste mele color oro (con grande probabilità erano arance), protette da un terribile e spaventoso drago, Ladone, e dalle Esperidi, tre fanciulle figlie di Notte e di Erebo: Egle, Esperetusa ed Eritrea.
LA MELA D’ORO
La leggenda greca ci racconta del giorno del matrimonio fra Peleo e Teti, quando durante il banchetto, si accese una lite furiosa tra le Dee presenti, scatenata da Eris, la Dea della discordia.
Eris, non si sa se volutamente o per una dimenticanza, non era stata invitata al matrimonio.
Per vendicarsi di essere stata esclusa, escogitò un dispetto.
Rubò una Mela d’Oro dal Giardino delle Esperidi, e su di essa fece incidere la parola “kallisti”, che tradotta dal greco antico, significa letteralmente “Alla più Bella”.
Eris senza esitare lanciò questa mela, senza farsi vedere, su tavolo dove stavano banchettando le bellissime Dee: Afrodite, Atena ed Era.
Tutte quante, catturate dalla scritta, si gettarono sulla mela per accaparrarsela.
Tutte, volevano essere La più Bella.
Da questo momento, tra loro iniziò una lite furibonda che interruppe bruscamente il festoso banchetto di nozze.
Zeus fu costretto ad intervenire.
LA SCELTA DI ZEUS
Zeus non ebbe cuore di prendersi l’incarico di dare un giudizio così difficile, e di scegliere chi tra loro corrispondesse a Kallisti, pena il rischio di inimicarsi per sempre le Dee.
Decise allora di aggirare il problema, affidando il compito ad un mortale.
Ebbe cura di scegliere un mortale già famoso per i suoi capelli color oro, per la sua bellezza e prestanza, e per la fama di uomo giusto: Paride, futuro Principe di Troia. Era lui la figura perfetta per questa scelta impossibile.
I DONI DELLE DEE
Il giovane Principe troiano fu scelto come giudice delle tre Dee.
Tutte loro, escogitarono ogni tipo di ricompensa per convincerlo a farsi scegliere.
Vano fu il tentativo di Paride che propose di dividere la mela in tre parti uguali.
Atena offrì a Paride saggezza e invincibilità.
Era offrì il dominio di tutta l’Asia e infinite ricchezze.
Fu Afrodite però che offrì il dono più seducente di tutti: Paride avrebbe avuto l’amore della donna più bella del mondo.
La donna più bella del mondo era Elena, moglie di Tindaro Re di Sparta.
Afrodite era trionfante: aveva ottenuto lei il Pomo d’Oro.
ELENA DI TROIA
Una legione guidata da Paride si diresse verso Sparta. Elena fu rapita e portata a Troia.
Questo evento accese la scintilla per l’inizio di una delle guerre più famose e lunghe della storia: la Guerra di Troia.
Una guerra che ha visto contrapposti greci e troiani, considerata un evento fondamentale nella mitologia greca e nell’epica occidentale.
Spesso, durante questo lungo periodo, si dice che la Dea Era mandasse Ercole a rubare le mele d’oro nel Giardino delle Esperidi per indebolire i troiani.
L’epilogo di questo lungo e sanguinoso periodo, è descritto con la storia del cavallo più famoso di sempre.
La leggenda del Pomo della Discordia rimane uno dei miti più noti della mitologia greca, che sottolinea il potere dell’avidità e della vanità umana, e come queste emozioni possono portare alla distruzione e alla guerra.
ALLA PIÙ BELLA
Questa è la Candela ispirata a questa straordinaria leggenda.
La sua fragranza si sprigiona su note aspre e fiorite di mela, peonia e violetta.